Con la prima sosta stagionale parte anche la nuova edizione della Nations League, che quest’anno avrà un motivo d’interesse ulteriore: non solo la caccia al titolo conquistato dalla Spagna nel 2023, ma anche la possibilità per le nazionali partecipanti di garantirsi una seconda chance in caso di mancata qualificazione ai Mondiali 2026. Già, perché nell’edizione 2024/25 il torneo organizzato dalla Uefa può rappresentare un vero e proprio salvagente per le squadre europee che non riescono a strappare il pass per la Coppa del Mondo tramite i gironi di qualificazione.
Scrive SportMediaset: “Va ricordato infatti che la rassegna iridata che si terrà tra meno di due anni negli Stati Uniti, in Canada e in Messico sarà la prima della storia a 48 squadre (erano 32 fino a Qatar 2022). La confederazione europea ne porterà 16: ci saranno le 12 vincitrici dei gironi di qualificazione e le 4 vincitrici degli spareggi.
Questi ultimi, a loro volta, si disputeranno tra le 12 seconde classificate nei gironi e le 4 migliori squadre della Nations League tra quelle che non hanno chiuso nei primi due posti il loro girone di qualificazione. Queste 16 squadre verranno suddivise in 4 gruppi da 4 che disputeranno un mini torneo con semifinali e finale entrambe in gara doppia. Le 4 vincitrici voleranno in America. Una formula senza dubbio un po’ complessa, che però può tradursi in una formula piuttosto semplice: fare bene in Nations League garantisce una seconda occasione nel caso di un deludente girone di qualificazione.
Per il resto la formula del torneo Uefa è quella a cui siamo abituati: l’Italia è nel Gruppo 2 della Lega A, con Francia, Israele (le prime due avversarie, che affronterà il 6 e il 9 settembre) e Belgio. Le prime due volano ai quarti, la terza va ai playout e la quarta retrocede nella Lega B. Da qui dovranno ripartire i ragazzi di Spalletti, il cui compito è innanzitutto riscattare la tremenda delusione di Euro 2024, dopodiché porre le basi per tornare ai Mondiali dopo 12 anni di assenza“.