(FIGC) – All’inizio della fase finale dell’Europeo Under 17 la sua fama l’aveva preceduto. Gli oltre 500 gol con le giovanili del Milan, l’essere diventato il più giovane esordiente di sempre nella storia della Serie A (15 anni e 260 giorni in Milan-Fiorentina dello scorso 25 novembre), la vittoria della Youth League sfuggita solamente in finale, le 13 reti e i 5 assist nella stagione con la Primavera rossonera, erano un biglietto da visita invidiabile. Francesco Camarda era probabilmente il giocatore più atteso a Cipro e nonostante la giovane età e gli occhi di tutti puntati addosso, non ha fallito, anzi, è andato oltre. Con un supporting cast perfetto, con una Nazionale che al di là di Camarda è risultata imbattibile per tutti, il gioiello milanista è stato libero di sprigionare tutto il suo incredibile talento.
Due gol nella fase a gironi contro Slovacchia e Svezia e il rigore decisivo nei quarti contro l’Inghiltera sono stati solo l’antipasto. Il piatto forte Camarda se l’è tenuto per la finale: una doppietta – condita dal 2-0 di abbacinante bellezza – che ha indirizzato una partita che l’Italia ha condotto dal primo all’ultimo minuto, vincendo 3-0 col Portogallo e laureandosi campione d’Europa Under 17 per la prima volta nella sua storia. Inevitabile il premio di miglior giocatore del torneo, assegnato dal panel di osservatori tecnici della UEFA: Camarda ha chiuso al secondo posto la classifica marcatori della fase finale (alle spalle di Rodrigo Mora del Portogallo), vincendo – con 8 reti – quella complessiva della stagione, comprese anche le fasi di qualificazione.
Con la gioia ancora ben presente negli occhi, Camarda ha commentato la vittoria dell’Europeo: “È un’emozione fortissima, siamo contentissimi, questa squadra è una famiglia, diamo tutto l’uno per l’altro e il risultato è una conseguenza di questo. Vincere il torneo era per noi un sogno e un grande obiettivo, esserci riusciti è speciale, reso ancora più bello dall’averlo fatto con la maglia dell’Italia addosso. Dedico questa vittoria e il premio di miglior giocatore alla mia famiglia, alle persone che mi vogliono bene e che ci hanno sostenuto e ovviamente a tutta la squadra, senza cui tutto questo non sarebbe stato possibile”. E sul capolavoro del 2-0 Camarda aggiunge: “Ho agito d’istinto, non era una giocata pensata prima. È stato un gol bello, ma le reti sono una conseguenza del gioco di squadra”. Un gruppo che ha saputo sostenere il talento di Francesco Camarda, miglior giocatore del torneo, che tutta Italia si gode.