Tutto in sette giorni. Prosegue a Coverciano il raduno della Nazionale, attesa oggi dalla seconda seduta di allenamento in vista delle gare con Belgio e Francia. Sull’asse Bruxelles-Milano si deciderà in questa settimana il futuro dell’Italia, a cui basta un punto per conquistare la qualificazione aritmetica ai quarti di finale di Nations League. E a proposito di futuro i protagonisti della conferenza stampa odierna sono stati Pietro Comuzzo e Nicolò Savona, per la prima volta nel gruppo di Spalletti.
Il difensore juventino ha parlato in conferenza stampa. Undici presenze, di cui ben sette da titolare, condite da due gol: è questo il biglietto da visita che lo ha portato in Nazionale, in un gruppo dove ha ritrovato due compagni di reparto come Federico Gatti e Andrea Cambiaso. Come consigliere può contare su un altro difensore che ha fatto le fortune della Juventus e della Nazionale: “Chiellini mi ha detto di continuare a lavorare con umiltà per raggiungere gli obiettivi e di cercare di migliorare giorno dopo giorno“.
Spalletti ha sottolineato la sua duttilità, la capacità di giocare sia da esterno sia nella difesa a tre: “Ricoprire diversi ruoli al giorno d’oggi è molto importante. Le mie caratteristiche sono di spinta e di difesa, ma lo scorso anno ho fatto principalmente il terzo di difesa. Posso ricoprire entrambi i ruoli e questa credo sia una cosa a mio vantaggio“. Nato ad Aosta, da bambino si divideva tra calcio e sci: “Ho la casa sulle piste, da piccolo ho fatto diverse gare, soprattutto nello slalom. Poi a dieci anni ho dovuto scegliere tra calcio e sci e ho scelto il calcio, anche perché lo sci non mi piaceva particolarmente”.
Anche lui come Comuzzo sogna di esordire con la Francia: “Ma se dovessi giocare contro il Belgio mi piacerebbe sfidare Doku”. L’importante è restare con i piedi per terra: “Il difficile deve arrivare, so che devo mantenere la stessa umiltà. Dedizione e costanza sono le qualità con le quali sono arrivato fin qui e non le dovrò mai smarrire. Cercherò di restare così come sono“.