Italia-Germania, Spalletti sugli avversari: “Sarà una bella gara, loro giocano calcio offensivo

Luciano Spalletti, tecnico della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di andata dei Quarti di Finale di Nations League e in merito agli avversari ha fatto una lunga analisi:

Sono convinto che sarà una bella gara, che entrambe giocheranno per vincere, a viso aperto. È chiaro che, se non saremo bravi nella gestione di alcune fasi della partita e dovremo rincorrere sempre, sarà molto difficile poterne uscire in maniera positiva. Per cui noi si va a giocare la nostra gara, loro ci metteranno la qualità che hanno: in alcuni momenti saremo costretti a scegliere come starci in questa qualità che esibiranno. E poi noi si vuole vincere: staremo a vedere“.

Sulla sfida del Meazza dice: “Nella costruzione bassa difende e costruisce a quattro, nella costruzione media passa a tre con un centrocampista che entra dentro, spinge i terzini. Gioca un calcio molto offensivo, che assomiglia molto alle qualità dei giocatori che ha. Lui è sicuramente dentro questo processo di crescita del gioco della Germania, che è partito una decina di anni fa: prima era una nazionale più attenta ad avere muscoli e forza. Dopo l’avvento di Guardiola, è stato messo dentro anche qualità tecnica, possesso palla, gioco corto. Ora è una squadra completa come proposta di calcio e Nagelsmann è dentro questa completezza di proposta“. 

Germania senza alcuni titolari come Havertz e Wirtz: “Se non gioca un esterno ne gioca un altro, ne ha 4-5 di livello altissimo: sono tutti calciatori veloci, che sanno saltare l’uomo e fare uno contro uno. A metà campo gli avanzano calciatori fortissimi. Non gli manca nessuno, come a noi non manca nessuno: sarà una squadra piena di grandissima qualità e proporrà il loro gioco, al di là dell’assenza di un paio di elementi che hanno giocato più spesso“.

Sull’atteggiamento della sua squadra dice: “Una delle qualità più importanti del calcio è saper scegliere come comportarsi in alcuni momenti, saper scegliere i momenti in cui si va tutti a sbattere forte addosso all’avversario facendo uomo contro uomo a tutto campo, e quelli in cui gli si concede un po’ di palla perché non siamo equilibrati come blocco squadra, facendo questo rientro cattivo fino a essere tutti sotto palla. Poi c’è il momento che bisogna valutare se si può ripartire. Non è sempre in un modo e sempre in un altro: bisogna cambiarlo, sennò loro continuano a dire che giochiamo all’italiana. Ci saranno momenti diversi, bisogna essere sempre legati in quello che si fa