Italia-Belgio, la conferenza della vigilia di Spalletti: “Giocherà Pellegrini, partita fondamentale, loro molto forti”

Luciano Spalletti, ct dell’Italia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Nations League contro il Belgio. Tanti i temi clou toccati dal commissario tecnico:

Ho visto le stesse cose, anzi rafforzate nei ragazzi che sono tornati. Questo gruppo lascia ben sperare su quello che sarà il nostro futuro, specialmente per il modo di stare insieme, essere amici e volersi aiutare nel fare le cose. Questo lo si vede anche nella vita normale, io sono fiducioso per quello che possono fare questi ragazzi. Li ho trovati carichi di energia e di voglia. Ho avuto modo di pensare, ci sono settimane che passano in un attimo e ore che non passano mai nel calcio. Ora però ho la sensazione di avere a che fare con ragazzi che vogliono far conoscere le loro qualità“.

Continua il ct: “È una partita fondamentale per il nostro futuro, mi aspetto che venga affrontata con lo stesso coraggio visto nelle ultime gare. Le sensazioni sono positive visti gli allenamenti“.

Sulle scelte: “Per il modulo si va avanti così perché abbiamo molti giocatori forti che giocano dentro questo sistema tattico, nel nostro campionato molti sono adatti a questo sistema di gioco, per questo si cerca di andare a scegliere per logica. La risposta è stata positiva e si rafforza questa idea che abbiamo. Pellegrini o Raspadori come seconda punta? Cambia poco, in quella posizione abbiamo giocatori che sanno relazionarsi con la squadra. Vogliamo giocatori che sappiano fare molte cose in quella zona di campo, forse in questo caso Pellegrini ha la stessa possibilità di Raspadori di creare quella superiorità che ci permetterà di gestire un pezzo di partita. Inizierà Pellegrini domani“.

Sul Belgio dice: “Conosco molto bene i calciatori come tutti, avete giocatori che giocano nelle squadre più forti d’Europa. L’insidia maggiore è la velocità nel reparto offensivo e il Belgio ha qualità tecniche e di velocità muscolari, ha calciatori che nelle classifiche di qualità a puntare l’uomo sono i più forti che ci sono. C’è un allenatore che conosco e che è molto bravo, è sesto nel ranking FIFA, davanti ci sono solo dei colossi. Non so dire altro, non ho la possibilità di vedere le cose. Noi domani dovremo essere molto attenti, dobbiamo sapere che l’avversario è molto forte“.

Sui calciatori italiani impegnati all’estero: “È fondamentale, quello che ci riguarda è il calcio internazionale ed europeo, avere calciatori che sanno l’aria che si respira sono i calciatori che possono spiegarci quello che troveremo di fronte in queste partite. Giocare in squadre e certe partite come fa Riccardo per noi è fondamentale“.

Sulle presenze all’Olimpico: “Non sono assolutamente pochi 40 mila spettatori, lavoriamo per dare il massimo di noi stessi. L’obiettivo non è cancellare quanto successo all’Europeo, ma dare il massimo perché questo ci permetterà di diventare una grandissima squadra. L’Europeo ormai è successo, abbiamo parlato del dispiacere che abbiamo subito e che abbiamo fatto vivere ai tifosi“.

Su Calafiori: “È bravo a farsi trovare al punto giusto anche se fa gli stessi metri degli altri. Questa personalità poi lo ha aiutato, si è preso responsabilità importanti. Ha maturità anche se è giovane, si è fatto molte esperienze anche su quelli che sono altri settori del campo e questo lo completa. È sempre bene avere un ordine di squadra e un equilibrio, deve fare bene quello che gli compete poi può aggiungere qualcosa“.

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