“Il calcio nel caos, che succede se il 4 novembre non c’è un accordo?“, scrive Repubblica nella sua edizione online in merito all’incontro tra le componenti federali del prossimo 4 novembre, che rischia di essere un altro appuntamento che può andare a vuoto.
“Anche il mondo del calcio è atteso dalle urne. L’Aic, sindacato calciatori, ha rinnovato da tempo la fiducia a Umberto Calcagno, avvocato ed ex giocatore, oltre che vicepresidente vicario Figc. L’assemblea della Lega di B, ieri, è finita nel caos: cinque votazioni per un nulla di fatto. Il presidente uscente, l’avvocato Mauro Balata, si è fermato a quota 10, bastava un solo voto per essere eletto. Niente da fare. Nell’ultima votazione è sceso addirittura ad otto, segno di scarsa fiducia: tutto rinviato al 10 ottobre. La Lega di B è spaccatissima come non mai (il Pisa non si è nemmeno presentato all’assemblea, brutto segnale…) e i due rivali di Balata si sono persi per strada. Beppe Dossena si è ritirato a vantaggio, si fa per dire, di Vittorio Veltroni che ha preso una sola preferenza. Bisognerà vedere cosa farà Balata, a questo punto, e se qualcun altro si farà sotto. Molti club vorrebbero un manager per puntare a maggiori introiti dei diritti tv. La Lega Dilettanti va alle urne il 23 settembre: nessun problema per Giancarlo Abete, candidato unico, dirigente di lungo corso. Lo stesso per la Lega di C la cui assemblea è prevista per il 2 ottobre: Matteo Marani, giornalista, è diventato il numero 1 il 9 febbraio del 2023, in un oltre un anno ha fatto un ottimo lavoro, tanto che ora è candidato unico. La Lega di A come al solito è spaccata: c’è l’ipotesi Luca Lotti (vedi Spy Calcio del 10 settembre ) ma non è facile mettere d’accordo i venti presidenti. Qualcuno vorrebbe confermare Lorenzo Casini. Per questo la data delle votazioni non è stata ancora fissata. Al momento l’unica Lega professionistica che è compatta è quella di C, cosa che non succedeva da tempo ormai. La data chiave della stagione comunque è il 4 novembre, Gabriele Gravina ha dovuto convocare un’assemblea per tenere conto della legge Mulè che prevede che le tre Leghe professionistiche abbiano una rappresentanza maggiore nel consiglio federale della Figc. La Lega di A ad esempio ora ha solo tre consiglieri ma vorrebbe raddoppiare. Inoltre serie A, B e C vogliono avere più peso elettorale. Una battaglia che si trascina da anni, risolta adesso da una legge dello Stato perché il mondo del calcio non ha mai trovato un accordo al suo interno. In ottobre ci dovrebbero essere riunioni preparatorie: chi farà un passo indietro? La Lega Dilettanti? La A è disposta a concedere maggiori risorse in base alla legge Melandri? Le 60 squadre di C al momento prendono il 2 per cento dei diritti tv e non hanno certo intenzione di cedere, anzi vorrebbero più soldi. Si devono trovare risorse nuove, magari dalle scommesse. Non sarà per niente faciletrovare un accordo. In caso di fumata nera il 4 novembre che succederebbe? La Figc sarebbe commissariata? Non si sa, questione assai delicata. Per questo Gabriele Gravina non scioglie le riserve su una sua eventuale candidatura. Osserva che fanno le Leghe maggiori, A e B, e aspetta il 4 novembre…
Abodi: ”Agenzia di controllo sui club? Spero operativa entro fine anno”
“Mi auguro nella piena operatività prima della fine dell’anno”. Così il ministro per lo sport è per i giovani, Andrea Abodi, parlando dell’agenzia di controllo sui club professionistici a margine dell’evento “Giornata dello sport italiano nel mondo”. “Si dà attuazione a una norma, é un modo per dire che non stiamo scherzando – ha aggiunto -. Stiamo facendo quanto dichiarato e lo stiamo facendo nel modo giusto”. Conclude sull’assemblea di B di ieri che non ha portato all’elezione del presidente: “Quando si perde la sensibilità degli stati d’animo di un’assemblea si consolidano le spaccature”. E lo dice da ex, ottimo, presidente della Lega di B“, si legge sulla rubrica Spy Calcio di Fulvio Bianchi.