DONNARUMMA 6 – Non può nulla sul blitz iniziale di Barcola, poi ordinaria amministrazione. Ma sempre attento.
DI LORENZO 6 – Inizio da incubo, non solo l’errore che ha spianato la strada alla Francia, ma anche la sensazione di non capirci nulla. Poi esce fuori alla distanza come tutta la squadra e porta a casa una prova discreta, come non si vedeva da tempo.
BASTONI 7 – Da centrale della difesa a tre si regala una prova da calciatore navigato. Preciso, attento e anche utile nella costruzione dell’azione. Salto di qualità.
CALAFIORI 7 – Solo una scarpata fortuita di Dembelè lo costringe alla resa. Da esterno sinistro o da terzo di difesa il rendimento è simile, vale a dire ottimo (dal 71′ BUONGIORNO 6 – Entra con lo spirito giusto)
CAMBIASO 6,5 – Avvio in difficoltà al cospetto di Hernandez e Barcola, poi viene fuori alla distanza e ci mette lo zampino sull’azione che porta alla traversa di Frattesi e sul gol di Dimarco. Sarà uno dei punti fermi della squadra che dovrà conquistare il biglietto per il Mondiale 2026.
FRATTESI 6,5 – Come tutta la squadra viene fuori alla distanza. Spento e spaesato in avvio, persino il gol sprecato sull’1-0 per la Francia, nella ripresa cambia marcia e mette in porta l’1-2. (dal 61′ UDOGIE 6,5 – Un’assenza molto sottovalutata in Germania, il suo passo è di quelli da calciatore che può spezzare in due qualsiasi gara. E difatti ci mette lo zampino sul gol del definitivo 1-3.)
RICCI 6,5 – Tanta quantità al centro del campo e assolutamente zero imbarazzi al cospetto della mediana vice campione del Mondo. Pulizia nelle giocate, una certa sfrontatezza e una candidatura pesante per i prossimi impegni Azzurri.
TONALI 7,5 – Giocatore totale, che Spalletti getta in campo senza indugi dopo l’anno passato in purgatorio per la squalifica per la questione scommesse. Tecnicamente dimostra di essere una spanna sopra a tutti e nella ripresa la Francia non riesce a limitarlo in nessun modo, l’assist di tacco per Dimarco è una gemma che restituisce al calcio italiano un calciatore che serviva come il pane.
DIMARCO 6,5 – Si era avviato sui ritmi orrendi mostrati in Germania, il gol di ottima fattura restituisce all’Italia un calciatore che ha colpi di livello europeo. (dall’80’ BRESCIANINI sv)
PELLEGRINI 5,5 – L’eterno dilemma di un calciatore che può giocare ovunque o forse no. In Nazionale fornisce l’ennesima prestazione con poco arrosto, ci mette tanta buona volontà, ma sembra sempre in perenne votato all’estremo sacrificio: e questo penalizza lui e squadra. (dal 45′ RASPADORI 7 – Una serata che ricorderà a lungo. Quarantacinque minuti che giustificano la passione di alcuni allenatori per il classe 2000 ex Sassuolo. Il gol ma non solo, la difesa francese non riesce praticamente mai a limitarlo.)
RETEGUI 6,5 – La cura Gasp sembra aver già fatto miracoli. Contro la non pur eccezionale difesa francese, l’italo-argentino dimostra di non essere solo semplice stoccatore d’area, ma aiuta spesso i suoi a salire e dialoga con i compagni. L’assist per l’1-2 a Frattesi è un saggio dell’estrema utilità del neo calciatore dell’Atalanta. (dall’80’ KEAN sv)
SPALLETTI 7 – Lui doveva solo dare certezze ad una squadra che in Germania si era sciolta praticamente da sola. Ha scelto il 3-5-2, ha confermato qualche suo fedelissimo e ha indubbiamente dato coraggio ad un team che già dopo 14 secondi era in svantaggio contro la Francia vice campione del mondo. La politica dei piccoli passi e delle certezze ha dato i suoi frutti, adesso deve dare continuità.