Luciano Spalletti, ct dell’Italia, ha commentato in sala stampa il pareggio contro la Croazia che permette ai suoi di approdare agli Ottavi. Il tecnico risponde a chi gli chiede se fosse preoccupato prima del pari di Zaccagni:
“Le preoccupazioni fanno parte di questo lavoro. Io sono uno che vuole bene a tutte le persone che incontra, se poi vedo che delle persone mi prendono di mira allora diventa una belva. Ma in generale voglio bene a tutti e voglio corrispondere questo affetto. Ma la difficoltà non è ora, è da quando abbiamo giocato contro la Macedonia che siamo sotto pressione. Al sorteggio eravamo tutti lì a dire che non siamo stati fortunati. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. Ma che domanda è se tu vai fuori? Ma che ho paura? Altrimenti venivo come voi a vederle le partite e facevo un altro lavoro… Ho la possibilità di acquistare un biglietto, anzi me lo danno gratis. Ho perso tantissime partite in vita mia e non si ha paura di perdere, è una cosa normale. Ma perché anticiparci ciò che poi può avvenire? Stasera poteva vincere anche la Croazia perché è una squadra forte. Dopo poi si fanno le analisi, è corretto, ma non dobbiamo prenderci per il culo se si perde una partita. Io non sono un tipo invidioso, io voglio solo fare bene il mio lavoro e non voglio ancora più pressione di quella che già ho addosso e vi assicuro che ne ho già tantissima“.